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Julian a Magnus

Caro Magnus,


Segnati questo giorno! Per una volta ti scrivo con delle risposte anziché con delle domande. So che probabilmente hai avuto un colpo quando hai visto che questa lettera veniva da me e hai pensato di entrare nel Programma Protezione Testimoni (Programma Protezione Stregoni?) ma ti sto scrivendo davvero solo per darti gli ultimi aggiornamenti. E la buona notizia è che sappiamo molto di più dell’ultima volta che ti ho scritto.


Per prima cosa: il fantasma a Blackthorn Hall è Rupert Blackthorn, il marito di Tatiana. È bloccato nella casa a causa della maledizione. Per quello che possiamo dire, il suo spirito vagava comunque intorno a Blackthorn Hall, perché è morto qui (in circostanze abbastanza violente, a detta di Tessa e Jem). Ma poi la maledizione si stava affievolendo dopo la morte del padre di Tatiana, dal momento che era legata a lui, e Tatiana ha dovuto fare dei ritocchi regolarmente negli anni successivi per mantenerla attiva. Non sappiamo se Tatiana sapesse che il fantasma di Rupert era qui a prescindere o se pensasse che la maledizione lo teneva ancorato qui – cosa che comunque faceva ed ha continuato a fare tutto questo tempo. Ha osservato molte cose durante gli anni, immagino.


La maledizione funziona, pare, essendo integrata in oggetti piazzati sulle linee di energia che s’incrociano a Blackthorn Hall. (Questa è stata una mossa molto intelligente da parte di Benedict, poiché gli oggetti non sono nella casa e quindi la maledizione non sarebbe stata scoperta dagli Shadowhunters che l’avrebbero perquisita. Non ha preso provvedimenti per i costruttori delle fate, per nostra fortuna.) Inoltre, Tatiana, dato che ha dovuto alimentare la maledizione, ha regolarmente sostituito gli oggetti con cose nuove che si è procurata da sola. E ha preso oggetti che appartenevano agli Herondale, ai Carstair, ai Lightwood… le persone che odiava e i loro figli. Forse pensava che il suo odio avrebbe reso la maledizione più forte, forse semplicemente le piaceva rubare a quelle persone e usare le loro cose per i suoi scopi. Difficile dirlo, ma non è davvero importante. Troviamo gli (altri) oggetti, togliamo la maledizione, liberiamo Rupert e torniamo a ristrutturare la casa così potremo vivere qui liberi dalla maledizione.


POSTILLA: È mattina e ho una piccola buona notizia. Rupert sa dove si trova uno degli oggetti! O almeno c’è un posto dove vuole che andiamo. La comunicazione con Rupert richiede ancora una certa quantità d’interpretazione. In questo caso siamo scesi per la colazione oggi e abbiamo trovato una busta antichissima, che non avevamo mai visto prima, sul pavimento della cucina. Qualsiasi lettera contenesse non c’è più, e la scrittura era tutta sbavata, ma siamo riusciti a decifrare l’indirizzo, in Curzon Street nel centro di Londra. Qualche messaggio di fuoco dopo e abbiamo scoperto che il figlio di Tessa James viveva in una casa su Curzon Street più di cent’anni fa. È ancora degli Herondale, in realtà, ma anni fa, prima-di-Jace, probabilmente prima-del-padre-di-Jace, è stata donata al National Trust. Quindi è aperta al pubblico come edificio storico, ma immagino che Jace tecnicamente ne sia il proprietario. Quindi andremo, due turisti che vogliono solo visitare un edificio storico nella speranza di trovare qualcosa. Tessa ha detto che per quanto ne sappia non è stata dimora Shadowhunter per molto tempo, e se ci fosse qualche oggetto antico messo lì da Tatiana l’avrebbero potuto benissimo già venduto o messo in un magazzino o chissà cos’altro. Rupert non lo potrebbe sapere. C’è anche la questione su quanto la casa è aperta al pubblico e come possiamo cercare nelle zone che non lo sono. Emma suggerisce di chiamare Kit al telefono e fargli dire che, in quanto Herondale, ci dà il permesso, ma non sono sicuro che funzioni così.


Quindi la situazione è ben lontana dall’essere risolta, ma almeno abbiamo fatto qualche progresso. E ad Emma piace sottolineare il fatto che le cose potevano andare peggio. Rupert poteva essere un poltergeist vendicativo che distruggeva cose costantemente o cercava di cacciarci da casa, ma invece sembra che abbia capito che il modo per raggiungere ciò che vuole è aiutarci. Non penso che possiamo dipendere dal suo aiuto per trovare un pezzo di spazzatura centenaria che ci indicherà tutti gli oggetti, ma abbiamo un posto dove andare e abbiamo ancora il diario di Tatiana e il Sensore per i Fantasmi di Ty. E mi sento molto meglio ad avere uno scopo concreto.


E probabilmente starai pensando, beh, okay, quindi cosa vuoi da me? E la risposta è, nulla!


Grazie ancora, e i nostri saluti affettuosi ad Alec e a tutti gli altri.


Julian

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