Ai Nephilim Blackthorn che risiedono presso Blackthorn Manor, Chiswick
Da Hypatia Vex, Alleata, Labirinto a Spirale
I miei saluti. In allegato trovate le prime pagine del diario di Tatiana Blackthorn che ho tradotto dal Purgatico. Spero non sia un problema, ma ho pensato che Magnus Bane potesse spiegarmi meglio la situazione che vi ha condotti a consegnare a me il diario, e lo ha fatto, parlandomi di una maledizione sulla casa. Ho saltato diverse pagine relative all’abbigliamento dell’autrice, le opinioni sugli amici, le lamentele sul tempo e così via, prediligendo quella che penso sia di particolare interesse (nonostante questo contraddica abbastanza quello che conosco io della storia della casa – Benedict Lightwood chiaramente non era conosciuto certo per essere degno di fiducia, o forse le cose sono cambiate da allora. Un mistero approfondire, forse?)
Vi ricontatterò presto con altre traduzioni,
Vostra,
H. Vex
Caro Diario, stasera sono in uno stato di rara euforia. Pare che la mia pazienza e la mia attenzione non siano poi così inutili come normalmente ritengono i membri di questa famiglia. Poiché credo che Padre sia giunto infine ad accettare e persino approvare il mio fidanzamento con Rupert! (Oh, che giorno felice, oh caro Rupert!) Ancora più sconvolgente, lo ha reso noto con niente di così rozzo come un’imbarazzante dichiarazione piena di sentimento, ma piuttosto rendendomi partecipe dei suoi segreti, e dicendomi cose che sono sicura non abbia mai condiviso con i miei fratelli.
È stato dopo cena. I Terribili G erano impegnati a picchiarsi con spade o qualcosa di altrettanto insensato. Padre solitamente si ritira nel suo studio, ovviamente, ma stasera mi si è avvicinato e, dal nulla, mi ha chiesto di accompagnarlo. L’ho diligentemente seguito.
Una volta lì ha chiuso la porta con attenzione e mi ha invitato a sedermi in una delle poltrone di fronte alla sua scrivania. Si è accomodato sulla sua sedia e ha iniziato dicendomi che il nome dei Lightwood è un nome potente e antico.
Ho risposto che lo sapevo bene e che, a dire il vero, non lo avevo mai dimenticato.
Ha continuato dicendo che un tale nome porta con sé grande prestigio e influenza, ma anche grande ostilità. Gli avversari dei Lightwood erano molti, ha detto. “E non parlo dei demoni a cui facciamo la guerra, e nemmeno dei mezzosangue a cui è permesso di vagare sulla terra per nostro conto, ma di quelli della nostra stessa razza, cioè i Nephilim.” Mi ha spiegato che c’era una grande invidia nei nostri confronti, e anche se non espressamente, c’era chi avrebbe cercato di distruggerci.
Gli ho chiesto a chi stesse pensando in particolare, ma lui non si è sbilanciato. I nemici cambiano, ha detto, con i tempi; le alleanze si formano e si sgretolano, come gli interessi delle varie famiglie Shadowhunter vengono alterati dal tempo e dal destino.
(Sto scrivendo le sue parole esattamente come posso ricordarle, Diario. Ammiro il modo energico con cui si esprime, e desidero farne tesoro, dato che gli altri della mia famiglia non lo fanno.)
Ha proseguito spiegando che, anche se non è molto noto, siamo ben protetti qui a Casa Lightwood, non solo dai solidi mattoni e dalle pietre, ma da un incantesimo che circonda la casa e i suoi terreni.
Un incantesimo! Ero stupita. Sapevo che la magia era un argomento di interesse per papà, e che le sue ricerche lo portavano a piccole sperimentazioni. Non avevo idea che avesse realizzato così tanto. L’ho espresso, spero, in modo lusinghiero. Ha detto che aveva impiegato diversi anni di studio e preparazione, perché non voleva che nessuno, nemmeno di uno stregone ben pagato per il suo silenzio, fosse a conoscenza della protezione della casa.
L’incantesimo è molto elaborato, come ho capito, e i suoi effetti sono un po’ difficili da spiegare. Padre ha detto che serviva sia per impedire ad altri Nephilim di indagare sulla casa, sia per tenere nascoste alcune zone della casa e i beni della famiglia. Ho chiesto con quali mezzi funzionasse l’incantesimo, e lui ha risposto che aveva a che fare con le linee di energia, le faglie della magia che attraversano la terra, e una mezza dozzina di oggetti scelti e collocati in punti lungo quelle linee di energia che sono oggetto di un elaborato calcolo.
Ho fatto pressione per più dettagli, ricordandogli che condivido il suo interesse per la magia, ma quello era tutto ciò che lui poteva dire. Ha spiegato che sono una ragazza ancora non sposata che non deve preoccuparsi delle cose del mondo – e qua ho finalmente raggiunto la ragione per raccontare questa storia, Diario.
Mentre mi parlava, mi ha lanciato un’occhiata, un’occhiata che inizialmente non sono riuscita a tradurre. Ma abbastanza presto ho realizzato: ha detto che non sono “ancora” sposata. Dal luccichio del suo sguardo ho capito cosa stava dicendo: sarai presto una donna sposata.
E quindi tutto è diventato chiaro, in un bellissimo scoppio di trionfo!
Mio padre accetta Rupert e approverà il nostro matrimonio–
Questo mi farà guadagnare la mia dote–
Questo farà sì che padre mi renda partecipe dei suoi segreti su casa Lightwood e del suo lavoro con la magia—
Perché sa che, checché ne dica la legge, io sono la vera erede di Villa Lightwood e dei suoi studi sulla magia –
E perché vuole far diventare me e Rupert i signori di questo Maniero dopo di lui!
Anche se i miei sforzi sono stati ardui e lunghi, Diario, e ho temuto che non portassero i loro frutti, stanotte ho dormito con la vittoriaa in pugno, e con solo pietà per i miei poveri fratelli, troppo insulsi e cocciuti anche solo per comprendere cos’è successo mentre loro si combattevano a vicenda con i bastoni nella stanza dei combattimenti.
Tatiana presto-Blackthorn Lightwood
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